Primarie Pd, su Twitter #vinceCivati

Il candidato brianzolo: «Non mi sono montato la testa, ma in Rete c’è una grande mobilitazione in nostro favore»

Era sta­to il pri­mo, quan­do anco­ra le pri­ma­rie era­no lon­ta­nis­si­me, e Pier­lui­gi Ber­sa­ni anco­ra in cari­ca, a can­di­dar­si alla gui­da del par­ti­to e non alla pre­mier­ship. Ed è sta­to tra i pri­mi a cre­de­re vera­men­te di pote­re ave­re una chan­ce. I son­dag­gi uffi­cia­li non gli sono favo­re­vo­li, ma Giu­sep­pe «Pip­po» Civa­ti lo va ripe­ten­do da gior­ni: «Le pri­ma­rie del Pd le vin­co io». Alla fac­cia dei nume­ri rea­li — anche nei voti dei cir­co­li si è piaz­za­to ter­zo, die­tro a Ren­zi e Cuper­lo — e dei pro­no­sti­ci. Come quel­li che accre­di­ta­no il sin­da­co di Firen­ze di un 66%. «Noi abbia­mo son­dag­gi mol­to diver­si ma non li pos­sia­mo dire», spie­ga Civa­ti in un’intervista sul Cor­rie­re del­la Sera di oggi. E per accre­di­ta­re la sua posi­zio­ne cita l’exploit del Movi­men­to 5 Stel­le alle ulti­me ele­zio­ni «Voglia­mo fare come con Gril­lo a feb­bra­io, quan­do non ci pre­se nes­su­no?». A dar­gli con­for­to ci sono i risul­ta­ti sul gra­di­men­to dopo il con­fron­to tele­vi­si­vo su SkyTg24 con gli altri due can­di­da­ti alla segre­te­ria del Pd («ope­ra­zio­ne re-Cuper­lo con­clu­sa, ora mi occu­po di Ren­zi»). E, soprat­tut­to, il soste­gno del­la Rete: «Si vede una gran­de mobi­li­ta­zio­ne in nostro favo­re — dice anco­ra nell’intervista a Moni­ca Guer­zo­ni -. E se par­lo al plu­ra­le non è per­ché mi sono mon­ta­to la testa dopo aver vin­to la sfi­da tele­vi­si­va, ma per via del “civo­ti”, uno slo­gan in cui cre­do molto».

TREND TOPIC — Il risul­ta­to è che oggi l’hashtag #vin­ce­Ci­va­ti è diven­ta­to il pri­mo dei trend topic su Twit­ter. Non che que­sto basti per ave­re la vit­to­ria in tasca, anzi. Gran par­te dell’elettorato tra­di­zio­na­le del Pd, quel­lo in età ormai avan­za­ta, for­se non è così avvez­zo all’utilizzo dei social net­work. Ma la spe­ran­za del can­di­da­to brian­zo­lo è che si gene­ri un effet­to mul­ti­le­vel mar­ke­ting per cui ogni con­sen­so sul­la rete vie­ne poi mol­ti­pli­ca­to gra­zie al pas­sa­pa­ro­la. E non è un caso che pro­prio lui, ex Ds, abbia fat­to pro­mes­so una mobi­li­ta­zio­ne con una cam­pa­gna por­ta a por­ta degna del­la vec­chia tra­di­zio­ne del Pci.

DA OBAMA A «EL CHIVA» — Il por­ta a por­ta del 2013 si fa anche via social net­work e in mol­ti si sono mes­si a lavo­ra­re per la cau­sa comu­ne. Ci sono mes­sag­gi di soste­gno, invi­ti a tene­re duro, auspi­ci di vit­to­ria. Non man­ca­no i foto­mon­tag­gi che lo vedo­no ora ospi­te di David Let­ter­man nel­la posi­zio­ne che fu di Barack Oba­ma, ora come novel­lo Che Gue­va­ra decli­na­to in «El Chi­va». Non tut­ti i tweet sono favo­re­vo­li. C’è chi lo bol­la come espo­nen­te dell’ancien regi­me del­la sini­stra, chi lo vede come un uomo di appa­ra­to che poi dall’apparato sarà ine­vi­ta­bil­men­te ingab­bia­to, chi lo imma­gi­na addi­rit­tu­ra come una quin­ta colon­na (a sua insa­pu­ta) dei gril­li­ni, che dome­ni­ca potreb­be­ro votar­lo in mas­sa solo con l’obiettivo di crea­re dis­se­sto nel par­ti­to. Ma c’è sem­pre il vec­chio e mai desue­to ada­gio secon­do cui «nel bene o nel male, pur­ché se ne par­li». E Civa­ti,pro­ta­go­ni­sta l’altro gior­no di un’autointervista dal pal­co di Bolo­gna in pole­mi­ca con la scel­ta di Fabio Fazio di invi­ta­re a Che tem­po che fa solo i suoi avver­sa­ri e non lui, sem­bra cono­sce­re bene l’importanza del­la comu­ni­ca­zio­ne. Da tem­po però lui ha scel­to la Rete e non i media tra­di­zio­na­li e il suc­ces­so gril­li­no mostra che que­sto è un cana­le che non va sot­to­va­lu­ta­to. Il fat­to che oggi sia trend topic non signi­fi­ca tut­ta­via che Civa­ti abbia con­qui­sta­to il web: il Sen­ti­me­ter che regi­stra gli umo­ri social e che apre il nostro Spe­cia­le Pri­ma­rie lo dà comun­que in ter­za posizione.

«ELEZIONI NEL 2014» — Ma se dav­ve­ro riu­scis­se nel mira­co­lo? Qual­cu­no lo spie­ga già nei com­men­ti sui social: il gover­no Let­ta avrà tre mesi di vita. Lui stes­so non nega la sua posi­zio­ne cri­ti­ca nei con­fron­ti dell’esecutivo e par­la aper­ta­men­te di ele­zio­ni anti­ci­pa­te: «Recu­pe­ria­mo i delu­si, moti­via­mo le per­so­ne, fac­cia­mo una cam­pa­gna degna di que­sto nome e le vin­cia­mo noi» sot­to­li­nea anco­ra al Cor­rie­re. Voto nel 2014 quin­di? «Se si vota vuol dire che le pri­ma­rie le ho vin­te io, per­ché Ren­zi e Cuper­lo alle urne non voglio­no andare».

Fon­te: Corriere.it

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