In Piemonte, la realtà supera la fiction. Siamo addirittura oltre questa famosa scena di Bojack Horseman. L’assessore Marrone, dopo la bocciatura della “stanza dell’ascolto” voluta e finanziata dalla Regione all’ospedale Sant’Anna di Torino, ha riunito sette uomini per discutere di come aggirare la sentenza del Tar Piemonte, in seguito alla quale la Regione ha dovuto ritirare la convenzione con l’associazione “pro-vita” in capo al progetto.
Non potrebbe essere più chiaro di così cosa intenda per “ascolto” l’assessore Marrone: decidere sui corpi delle donne senza che le donne abbiano voce o spazio o agenzia. Non ci arrenderemo mai a questo modo di fare le cose, alle pratiche che escludono e discriminano, che relegano le donne e le persone in gravidanza a oggetti senza libertà di scelta e di autodeterminazione, costrette a una corsa a ostacoli per abortire. L’aborto è un diritto e un intervento medico e deve essere garantito, sicuro, gratuito e accessibile.
Sappiamo che questa foto non è casuale, ma programmatica. E sappiamo che l’assessore Marrone e la sua maggioranza ci troveranno sempre dalla stessa parte, a fare opposizione e a resistere a questa politica disgustosa sui corpi e sulle vite delle persone.
Fuori gli antibortisti dai nostri ospedali!
Giulia Marro, Consigliera Regionale Alleanza Verdi e Sinistra Possibile
Francesca Druetti, Segretaria di Possibile