Marro al sindaco di Roccavione: l’antifascismo non è diviso

"Il 25 luglio 1943 avvenne l’arresto di Mussolini, e la famiglia Cervi offrì pastasciutta alla popolazione di Campegine per festeggiare: da qui l’inizio della tradizione popolare che celebra la caduta del fascismo in quella data. Preoccupa e non poco quando questo valore viene ridotto a posizionamento politico, e considerato divisivo”.

“Il 25 luglio 1943 avven­ne l’arresto di Mus­so­li­ni, e la fami­glia Cer­vi offrì pasta­sciut­ta alla popo­la­zio­ne di Cam­pe­gi­ne per festeg­gia­re: da qui l’inizio del­la tra­di­zio­ne popo­la­re che cele­bra la cadu­ta del fasci­smo in quel­la data. Pre­oc­cu­pa e non poco quan­do que­sto valo­re vie­ne ridot­to a posi­zio­na­men­to poli­ti­co, e con­si­de­ra­to divisivo”.

A Girau­do rivol­go un invi­to: lo aspet­to a man­gia­re assie­me quel­la pasta­sciut­ta che cele­bra la sto­ria del­le nostre mon­ta­gne, dove, come scris­se Cal­vi­no, tro­va­ro­no rifu­gio quei gio­va­ni dai sogni ‘rari e cor­ti, sogni nati dal­le not­ti di fame, lega­ti alla sto­ria del cibo sem­pre poco e da divi­de­re in tan­ti: sogni di pez­zi di pane mor­si­ca­ti e poi chiu­si in un cas­set­to’. Loro fece­ro la fame per per­met­ter­ci, anche se con opi­nio­ni diver­se, di incon­trar­ci e discu­te­re davan­ti ad un piat­to di pasta. La aspet­to, offro io. E non si pre­oc­cu­pi, il sin­da­co di Val­die­ri non le toglie­rà il salu­to, e vedrà che incon­tre­rà tan­ti nuo­vi ami­ci e ami­che che in que­ste ore si stan­no iscri­ven­do in soli­da­rie­tà con la Pro­lo­co e in soste­gno all’iniziativa.”

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