Gioco d’azzardo: Milano chiama Roma

2013-01-15190843_zpsed6f13adÈ di que­sti gior­ni la noti­zia, ripre­sa dai prin­ci­pa­li mass media, di un pros­si­mo decre­to del Gover­no sul gio­co d’az­zar­do, che è una vera emer­gen­za socia­le con 800.00 ita­lia­ni già amma­la­ti di ludo­pa­tia (gio­co com­pul­si­vo), e altri 2 milio­ni con­si­de­ra­ti a rischio.

Tra alcu­ne buo­ne novi­tà che dovreb­be­ro esse­re con­te­nu­te nel decre­to, qua­li il col­le­ga­men­to del­le slot machi­nes ad un siste­ma cen­tra­le per limi­ta­re le truf­fe, la pos­si­bi­li­tà di instal­lar­le — per quel che riguar­da gli eser­ci­zi com­mer­cia­li — nei soli bar e tabac­che­rie, ve ne sono alme­no due pes­si­me.

La pri­ma è che ver­reb­be con­ces­so di apri­re indi­scri­mi­na­ta­men­te nuo­ve sale gio­co, che dovreb­be­ro ave­re l’u­ni­co limi­te di uno spa­zio di alme­no 50 metri qua­dri, con una mac­chi­net­ta ogni tre metri qua­dri e il con­trol­lo di una persona.

La secon­da è la noti­zia secon­do la qua­le i Sin­da­ci per­de­reb­be­ro ogni pote­re di limi­ta­re il gio­co d’az­zar­do. In pra­ti­ca, dopo un perio­do di 6 mesi dal­l’e­ma­na­zio­ne del decre­to, le rego­le fino ad ora già ema­na­te dai Comu­ni per limi­ta­re il gio­co d’az­zar­do, decadrebbero.

Ebbe­ne, il Comu­ne di Mila­no, in par­ti­co­la­re con il Vice Sin­da­co De Cesa­ris, anche su una pre­ci­sa sol­le­ci­ta­zio­ne arri­va­ta dal Con­si­glio comu­na­le che, un anno fa, ha vota­to un ordi­ne del gior­no for­te­men­te NO SLOT, è da anni che si è posto all’a­van­guar­dia nel­la lot­ta al gio­co d’az­zar­do, con una serie di rego­la­men­ti e dispo­si­zio­ni che han­no resi­sti­to a tut­ti i ricor­si davan­ti alla giu­sti­zia ammi­ni­stra­ti­va.

Nel­lo spe­ci­fi­co: l’Am­mi­ni­stra­zio­ne comu­na­le mene­ghi­na ha intro­dot­to un ora­rio rigi­do in cui si può gio­ca­re alle slot; ha ema­na­to il nuo­vo Rego­la­men­to Edi­li­zio, che con­tie­ne il divie­to di aper­tu­ra di nuo­ve sale gio­co e scom­mes­se se entro 500 metri ci sono “luo­ghi sen­si­bi­li” qua­li ospe­da­li, scuo­le, luo­ghi di cul­to; ha crea­to un mar­chio NO SLOT per gli eser­ci­zi com­mer­cia­li che non met­to­no o tol­go­no le slot machines. 

Tut­to ciò, ha com­por­ta­to l’im­pos­si­bi­li­tà di apri­re nuo­ve sale gio­co e scom­mes­se — i sopra ricor­da­ti “luo­ghi sen­si­bi­li” a Mila­no, infat­ti, sono così nume­ro­si che in nes­su­na par­te del­la cit­tà ci sono alme­no 500 metri di distan­za da essi — e una ridu­zio­ne del nume­ro del­le gio­ca­te, gra­zie agli ora­ri rigi­di in cui è uni­ca­men­te pos­si­bi­le uti­liz­za­re le slot machi­nes e le VLT (mac­chi­net­te anco­ra più “vora­ci” del­le comu­ni slot). 

Per­tan­to, se il decre­to gover­na­ti­vo fos­se dav­ve­ro strut­tu­ra­to come le anti­ci­pa­zio­ni degli orga­ni di infor­ma­zio­ne lo deli­nea­no, il Comu­ne di Mila­no si tro­ve­reb­be sen­za più le sue effi­ca­ci “armi” NO SLOT e sareb­be impo­ten­te davan­ti alla nuo­va aper­tu­ra di sale gio­co. Che è pro­prio ciò che i cit­ta­di­ni non voglio­no: le sale gio­co e scom­mes­se, infat­ti, sono viste e vis­su­te come luo­ghi che degra­da­no il quar­tie­re e la zona, sia per il tipo di clien­te­la che ad essi fan­no rife­ri­men­to, sia per­ché sono mol­to spes­so abbi­na­te a vendo/compro oro, sia per­ché, comun­que, pren­do­no il posto di eser­ci­zi com­mer­cia­li “nor­ma­li” qua­li panet­te­rie, bar, farmacie.

Per­tan­to, i mila­ne­si non accet­te­reb­be­ro un decre­to gover­na­ti­vo che ren­des­se inef­fi­ca­ci i rego­la­men­ti e le ordi­nan­ze comu­na­li che impe­di­sco­no l’a­per­tu­ra di nuo­vi luo­ghi di gio­co d’azzardo.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Il quarto Congresso di Possibile, dedicato a Marco Tiberi

Si è aper­to il quar­to Con­gres­so di Pos­si­bi­le, e voglia­mo dedi­car­lo a un ami­co che non c’è più e sul­la cui voce e sul­la cui intel­li­gen­za abbia­mo fat­to così tan­to affi­da­men­to le scor­se vol­te. Mar­co Tibe­ri ci avreb­be mes­so a posto con poche paro­le, andan­do al cuo­re del­le cose, anche quel­le che anco­ra non ave­va­mo pensato.

Discarica di Borgo Montello: le future generazioni meritano un radicale cambio di rotta

Non è più pos­si­bi­le accet­ta­re una mala gestio­ne così gra­ve del­la disca­ri­ca e soprat­tut­to imma­gi­na­re poten­zia­men­ti e modi­fi­che sen­za che sia­no mes­se nero su bian­co anche da un pun­to di vista giu­ri­di­co le respon­sa­bi­li­tà pena­li dei dan­ni ambien­ta­li e alla salu­te che que­sto ter­ri­to­rio sta subendo.