Contro ogni forma di fascismo, sosteniamo il Museo della Resistenza

Esiste anche un’altra strada, che non inizia oggi e nemmeno ieri, fatta di persone ed enti che lavorano da anni, senza decreti o prime pagine, per creare gli anticorpi di cui la nostra società ha bisogno, proprio sulla scorta della Costituzione

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1499759011168{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Possibile e la sua comu­ni­tà sono dal pri­mo momen­to con­tro ogni for­ma di fasci­smo e per l’applicazione del­le leg­gi di cui il nostro Pae­se si è già dota­to per com­bat­te­re il pro­li­fe­ra­re dei nuo­vi fasci­smi. Dal­la richie­sta di un osser­va­to­rio per­ma­nen­te che con­tra­sti la dif­fu­sio­ne in rete di pagi­ne pub­bli­che inneg­gian­ti al fasci­smo, alla con­trap­po­si­zio­ne a com­por­ta­men­ti e cele­bra­zio­ni fasci­ste, che sia­no a Mila­no, a Raven­na o in una qual­sia­si del­le nostre città.

Oggi, che si par­la improv­vi­sa­men­te e, vie­ne il sospet­to, sull’onda dell’indignazione dei social, di fasci­smo, neo­fa­sci­smo e di liber­tà d’o­pi­nio­ne, Pos­si­bi­le vuo­le ricor­da­re che esi­ste anche un’altra stra­da, che non ini­zia oggi e nem­me­no ieri, fat­ta di per­so­ne ed enti che lavo­ra­no da anni, sen­za decre­ti o pri­me pagi­ne, per crea­re gli anti­cor­pi di cui la nostra socie­tà ha biso­gno, pro­prio sul­la scor­ta del­la Costi­tu­zio­ne anti­fa­sci­sta. Inve­ce di richia­ma­re allo stu­dio del­la sto­ria come uno slo­gan un po’ vuo­to, in un pae­se dove stu­dia­re (e inse­gna­re) vera­men­te è spes­so una cor­sa a osta­co­li, inve­ce di per­der­si in inter­mi­na­bi­li dispu­te su cosa e quan­to e cosa sia­no le opi­nio­ni (così che ognu­no si tie­ne la pro­pria e non si fa un pas­so in nes­su­na dire­zio­ne), ricor­dia­mo che ci sono luo­ghi che la sto­ria cer­ca­no di appli­car­la al futu­ro, e che l’opinione (pub­bli­ca) pro­va­no a for­mar­la, inve­ce di far­le il pedi­gree quan­do è (maga­ri trop­po) tardi.

Ecco per­ché Pos­si­bi­le sce­glie di dimo­stra­re vici­nan­za a una real­tà musea­le da sem­pre impe­gna­ta nel­la tute­la memo­ria e nel­la costru­zio­ne del­la nuo­va cit­ta­di­nan­za, rac­co­glien­do l’ap­pel­lo del Museo Dif­fu­so del­la Resi­sten­za, del­la Depor­ta­zio­ne, del­la Guer­ra, dei Dirit­ti e del­la Liber­tà. Pur restan­do con­vin­ti che gli inve­sti­men­ti e il soste­gno  del­le isti­tu­zio­ni non deb­ba­no esse­re sosti­tui­te dal­la buo­na volon­tà dei sin­go­li, lo tro­via­mo un gesto par­ti­gia­no, nel sen­so di sce­glie­re la par­te giu­sta da cui stare.

Il Museo del­la Resi­sten­za deve con­ti­nua­re a vive­re — 37 per­so­na­li­tà del­la cul­tu­ra e del­la poli­ti­ca tori­ne­si si mobi­li­ta­no per il Museo

Par­te­ci­pa al crowdfunding!

 [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Il quarto Congresso di Possibile, dedicato a Marco Tiberi

Si è aper­to il quar­to Con­gres­so di Pos­si­bi­le, e voglia­mo dedi­car­lo a un ami­co che non c’è più e sul­la cui voce e sul­la cui intel­li­gen­za abbia­mo fat­to così tan­to affi­da­men­to le scor­se vol­te. Mar­co Tibe­ri ci avreb­be mes­so a posto con poche paro­le, andan­do al cuo­re del­le cose, anche quel­le che anco­ra non ave­va­mo pensato.

Discarica di Borgo Montello: le future generazioni meritano un radicale cambio di rotta

Non è più pos­si­bi­le accet­ta­re una mala gestio­ne così gra­ve del­la disca­ri­ca e soprat­tut­to imma­gi­na­re poten­zia­men­ti e modi­fi­che sen­za che sia­no mes­se nero su bian­co anche da un pun­to di vista giu­ri­di­co le respon­sa­bi­li­tà pena­li dei dan­ni ambien­ta­li e alla salu­te che que­sto ter­ri­to­rio sta subendo.