Oggi abbiamo presentato con Alessandro Miglioli in consiglio comunale a Reggio Emilia un ordine del giorno urgente che promuove la partecipazione al voto in occasione della campagna referendaria dell’8 e 9 giugno 2025.
Il documento approvato impegna il Sindaco e la giunta a favorire la partecipazione democratica di tutta la cittadinanza e a garantire la massima diffusione delle informazioni relative alla data del voto, alle modalità di voto e al contenuto dei quesiti referendari attraverso i canali istituzionali.
Abbiamo inoltre chiesto ed ottenuto che l’Amministrazione Comunale assicuri in forma gratuita spazi istituzionali e piazze e pubbliche per iniziative di informazione promosse sia dal comitato promotore sia da tutti i soggetti che vorranno collaborare.
I quesiti referendari che saranno oggetto di voto l’8 e il 9 Giugno saranno cinque: quattro sul lavoro, sullo stop ai licenziamenti illegittimi, maggiori tutele per le lavoratrici e i lavoratori delle piccole imprese, la riduzione del lavoro precario e la sicurezza sul lavoro.
Il quinto quesito, quello sul Referendum Cittadinanza, mira a modificare l’articolo 9 della legge n. 91/1992, riducendo da 10 a 5 anni il periodo di soggiorno legale ininterrotto in Italia necessario ai fini della presentazione della domanda di concessione della cittadinanza da parte dei maggiorenni. Accorciare questo tempo infinito permetterebbe a chi da anni risiede, lavora e studia in Italia di non essere più considerata cittadinanza di serie B, potendo godere dei diritti e dei doveri che essa protegge e di poter, inoltre, partecipare alla vita sociale e politica amministrativa e nazionale.
Crediamo fermamente che l’impegno che ci vedrà coinvolti in prima persona per raggiungere il quorum e la successiva vittoria del Sì possa essere il primo segnale di luce e di risveglio civile in questo periodo di oscurantismo imposto dalle destre europee e mondiali.
Una prima manifestazione di resistenza sempre più necessaria, contro chi, nel mondo, giorno dopo giorno, sta smantellando i diritti dei più deboli e degli ultimi.