Ieri il Consiglio Comunale di Udine ha approvato all’unanimità la mozione, a nostra prima firma, per chiedere al governo italiano il riconoscimento dello Stato di Palestina.
La mozione era poi firmata da tutti i capigruppo di maggioranza, dal sindaco Alberto Felice De Toni (che ieri ha anche aderito al digiuno per Gaza, con noi e altri consiglieri) e da tutti i consiglieri di maggioranza e gli assessori.
L’intera minoranza di destra era già uscita dall’aula in precedenza, per andare a mangiare la pizza, non discutendo quindi né questo punto, né il precedente oggetto di modifica dello Statuto del Comune di Udine per inserire la figura del Grante dei Detenuti, sempre da noi caldeggiata.
Ma se i banchi della minoranza erano, ancora una volta, deserti, i banchi del “pubblico” erano invece gremiti di cittadine e cittadini in sostegno alla mozione.
Abbiamo ricordato come la risoluzione ONU 181/1947 istituisse uno ebraico e uno arabo (Part I.A: «Independent Arab and Jewish States»), sebbene in realtà non sia mai stato concesso poi ai palestinesi il diritto a un proprio Stato.
Nel 2014 anche il Parlamento Europeo riconosceva il diritto per i palestinesi a un proprio Stato, come hanno fatto, in Europa, chi molti anni fa, chi l’anno scorso, anche Bulgaria, Cipro, Ungheria, Polonia, Romania, Slovacchia, Svezia, Vaticano, Norvegia, Irlanda, Spagna e Slovenia.
Abbiamo quindi chiesto al governo italiano che lavori, in tutte le sedi, per il cessate il fuoco il rispetto del diritto internazionale e che riconosca lo Stato di Palestina.
Perché l’Italia non resti, ancora una volta, dalla parte sbagliata della storia.
Andrea Di Lenardo, Capogruppo Alleanza Verdi Sinistra Possibile a Udine