300.000 volte grazie: il nostro impegno non finisce qui

Schermata 2015-10-02 alle 08.06.06Gli ulti­mi gior­ni sono sta­ti, per le volon­ta­rie e i volon­ta­ri arri­va­ti a Roma da tut­te le pro­vin­ce ita­lia­ne, gior­ni mol­to inten­si, spe­si tra tim­bri da con­trol­la­re, fir­me da con­ta­re, modu­li da cata­lo­ga­re. Sin dal­la not­te tra mar­te­dì e mer­co­le­dì, però, è appar­so evi­den­te che il tra­guar­do del­le 500.000 fir­me non sareb­be sta­to rag­giun­to. Il con­teg­gio sta pro­se­guen­do tut­to­ra in via di Por­to­nac­cio, pres­so la sede del comi­ta­to: poco più di tre­cen­to­mi­la sono sta­te con­ta­te, men­tre altre sono anco­ra in viag­gio, e ovvia­men­te nei pros­si­mi gior­ni pub­bli­che­re­mo su referendum.possibile.com cifre più pre­ci­se, com­ples­si­ve e divi­se per zona.

Nono­stan­te il ram­ma­ri­co per non aver­ce­la fat­ta, nono­stan­te i nume­ri san­ci­sca­no il non rag­giun­gi­men­to del nostro obiet­ti­vo, il sen­ti­men­to che abbia­mo riscon­tra­to nei vol­ti del­le ragaz­ze e dei ragaz­zi giun­ti a Roma, nei com­men­ti sui social net­work e nel­le ulti­me tele­fo­na­te è un sen­ti­men­to di gio­ia e sod­di­sfa­zio­ne per aver par­te­ci­pa­to alla più gran­de mobi­li­ta­zio­ne poli­ti­ca degli ulti­mi tem­pi, una mobi­li­ta­zio­ne nata dai cit­ta­di­ni e per i cit­ta­di­ni, e fon­da­ta su con­te­nu­ti e pro­po­ste. Una mobi­li­ta­zio­ne auto­fi­nan­zia­ta e fini­ta sui tele­gior­na­li solo per­ché, a un cer­to pun­to, era impos­si­bi­le igno­rar­la. Un risul­ta­to asso­lu­ta­men­te straor­di­na­riocome ha scrit­to Pip­po Civa­ti, frut­to di una mobi­li­ta­zio­ne capil­la­re e gene­ro­sa, per la qua­le rin­gra­zia­mo i 10.000 atti­vi­sti che han­no pre­si­dia­to oltre 1.000 piaz­ze ita­lia­ne, le cui imma­gi­ni resta­no impres­se nel­la memo­ria di tut­ti noi. Era­va­mo con­vin­ti che la situa­zio­ne impo­nes­se di mobi­li­tar­si ades­so, sen­za atten­de­re, e che là fuo­ri vi fos­se una doman­da, una richie­sta di par­te­ci­pa­zio­ne non sod­di­sfat­ta: l’assalto ai ban­chet­ti degli ulti­mi wee­kend e la fir­ma di cen­ti­na­ia di miglia­ia di cit­ta­di­ni ci dico­no che ave­va­mo ragio­ne, e che solo la man­can­za di tem­po ha impe­di­to il rag­giun­gi­men­to del risul­ta­to. Per que­sto riven­di­chia­mo la nostra scel­ta, la rifa­rem­mo, e sce­glia­mo di pro­se­gui­re il nostro impegno.

Noi andia­mo avan­ti, e per que­sto moti­vo vi invi­tia­mo a tor­na­re in piaz­za il pros­si­mo wee­kend, a cer­car­ci di nuo­vo: noi ci sare­mo per spie­ga­re cosa abbia­mo fat­to e come lo abbia­mo fat­to, per festeg­gia­re e per rin­gra­zia­re chi ha ha fat­to fir­ma­re e chi ha fir­ma­to i nostri que­si­ti, e chi avreb­be volu­to far­lo ma non ha fat­to in tem­po. Per pas­sa­re dall’abrogazione alla pro­po­sta, chie­de­re­mo a tut­ti di resta­re in con­tat­to: vi chie­de­re­mo una fir­ma, que­sta vol­ta per il refe­ren­dum del futu­ro, la dispo­ni­bi­li­tà a esser­ci nel­le pros­si­me cam­pa­gne, in pre­vi­sio­ne del­le pros­si­me sfi­de da affron­ta­re assie­me, e rac­co­glie­re­mo le vostre pro­po­ste per miglio­ra­re la leg­ge di sta­bi­li­tà e per arric­chi­re il per­cor­so costi­tuen­te di Pos­si­bi­le.

Ci vedia­mo nel­le piaz­ze del­le vostre cit­tà, saba­to 3 e dome­ni­ca 4 ottobre. 

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Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Druetti al corteo del Leoncavallo: vicenda vergognosa, Piantedosi uccide la socialità

“La repres­sio­ne è l’u­ni­co vero cre­do di que­sto gover­no, come dimo­stra­no la vicen­da del DDL Sicu­rez­za, gli ina­spri­men­ti del­le pene per chi pro­te­sta, la gestio­ne musco­la­re del­le piaz­ze, quel­lo che avvie­ne all’in­ter­no del­le carceri.
Una visio­ne a cui ci oppo­nia­mo con tut­ta la nostra for­za, men­tre lot­tia­mo per una cit­tà ospi­ta­le, inclu­si­va, che pen­si alla qua­li­tà del­la vita, l’ambiente e l’erogazione di ser­vi­zi essen­zia­li e non alla spe­cu­la­zio­ne immo­bi­lia­re e al pro­fit­to a tut­ti i costi.”

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Le paro­le di Taja­ni sono appun­to inop­por­tu­ne. Per­ché l’i­ni­zia­ti­va del­la Glo­bal Sumud Flo­til­la andreb­be sem­pli­ce­men­te soste­nu­ta dal nostro gover­no. Per­ché i quat­tro obiet­ti­vi del­la spe­di­zio­ne (lo stop all’assedio, lo stop alla fame usa­ta come arma, lo stop alla disu­ma­niz­za­zio­ne del­la popo­la­zio­ne pale­sti­ne­se, lo stop al geno­ci­dio) non dovreb­be­ro nem­me­no esse­re ogget­to di dibat­ti­to, ma la posi­zio­ne mini­ma di uma­ni­tà da cui par­ti­re per tro­va­re una solu­zio­ne poli­ti­ca e diplomatica.