Una voce italiana e siriana, per un risveglio culturale e una politica estera dei diritti umani
Ma se la nostra è “La civiltà” che senso hanno quelle parole gridate all’indomani di Charlie Hebdo, del Bataclan e di chissà quante altre stragi che ci attendono, di fronte ai profughi che arrancano nel fango di Idomeni e di altre spiagge?