In attesa che il salario minimo diventi una volta per tutte una legge nazionale, anche il Comune di Reggio Emilia si potrà aggiungere ai comuni che si doteranno del salario minimo comunale come strumento di tutela di tutte le lavoratrici e i lavoratori, sia dipendenti diretti che impiegati nell’appalto e negli eventuali subappalti, qualsiasi sia la tipologia di contratto individuale di lavoro.
La mozione è stata presentata ieri, a prima firma del nostro consigliere comunale Alessandro Miglioli.
Come ha scritto oggi Possibile Reggio Emilia insieme alle forze che costituiscono AVS e al Movimento 5 stelle di Reggio, “il salario minimo comunale è un passo avanti nella tutela dei lavoratori a basso reddito, è un riconoscimento del valore del lavoro, al senso di rispetto e valore personale che spetta ad ogni lavoratore. La sua istituzione investe in pieno l’interesse e l’ambito comunale, per le ricadute intrinseche appunto verso i lavoratori diretti e indiretti, che sono prima di tutto cittadini.
Napoli, Torino, Livorno, Firenze e più recentemente Genova hanno applicato questo tipo di direttive e in altre città importanti come Bologna e Milano se ne sta discutendo. Anche Reggio prende una posizione forte e giusta a difesa del potere d’acquisto dei lavoratori, garantendo una retribuzione adeguata a coloro che lavorano quotidianamente e che contribuiscono alle attività e ai servizi che vedono come protagonista l’Ente Pubblico in qualità di datore di lavoro e di appaltatore, evitando situazioni di sfruttamento e povertà lavorativa.”