istituzioni

Castelnovo Monti, per Gaza

In dia­lo­go con l’As­ses­so­ra con dele­ga ai Dirit­ti e alla Pace del Comu­ne di Castel­no­vo Mon­ti, Sil­via Dal­la­por­ta, abbia­mo pen­sa­to che fos­se oppor­tu­no soste­ne­re i nostri cit­ta­di­ni e le nostre cit­ta­di­ne nel loro ope­ra­to per sen­si­bi­liz­za­re sul­la Pale­sti­na, come già fan­no da mag­gio ’25 con i “Saba­ti per Gaza”, e abbia­mo pen­sa­to di far­lo con­ti­nuan­do la let­tu­ra di alcu­ni nomi dei bam­bi­ni ucci­si nel cor­so del Geno­ci­dio in atto pri­ma di alcu­ni momen­ti cul­tu­ra­li e non solo.

Marro: cosa sta succedendo nella sanità cuneese? Facciamo chiarezza

Cosa sta suc­ce­den­do nel­la sani­tà cunee­se? Fac­cia­mo chia­rez­za su liste di atte­sa, appun­ta­men­ti “fit­ti­zi” e dichia­ra­zio­ni del­l’as­ses­so­re regio­na­le. È suc­ces­so anche a voi che una visi­ta risul­tas­se pre­no­ta­ta nel cuo­re del­la not­te, in atte­sa di ave­re il “vero” appun­ta­men­to? Man­da­te­ci le vostre segna­la­zio­ni sul tema all’in­di­riz­zo [email protected] o scri­ven­do­ci nei mes­sag­gi. Con­di­vi­di il video. https://www.possibile.com/wp-content/uploads/2025/09/giulia-marro-cuneo-sanita-liste-attesa.mp4

Si costruisca la “Piccola Pace” per giungere a concepire la “Grande Pace”.

La mat­ti­na del 30 ago­sto sono inter­ve­nu­to alla pre­sen­za di altri ammi­ni­stra­to­ri e ammi­ni­stra­tri­ci loca­li ricor­dan­do che il pun­to fon­da­men­ta­le per costrui­re la “Gran­de Pace”, quel­la tra sta­ti, è neces­sa­rio costrui­re anche la “Pic­co­la Pace”, quel­la inter­na alle nostre comu­ni­tà, sia­no esse un’au­la sco­la­sti­ca o un Comu­ne da amministrare.

Oggi parte la marcia per Gaza in Valle Maira, vieni anche tu!

Quel­lo che vedia­mo è discri­mi­na­zio­ne di mas­sa, che attri­bui­sce un valo­re supe­rio­re a una par­te di mon­do che si dichia­ra occi­den­ta­le, moder­no e svi­lup­pa­to. È lo stes­so mec­ca­ni­smo che ritro­via­mo anche nel­le nostre cit­tà e nei nostri pae­si, dove la discri­mi­na­zio­ne ver­so lo stra­nie­ro pove­ro vie­ne tol­le­ra­ta. In fon­do, i CPR (Cen­tri di Per­ma­nen­za per il Rim­pa­trio) – luo­ghi in cui ven­go­no trat­te­nu­ti i migran­ti in atte­sa di espul­sio­ne – e le con­di­zio­ni disu­ma­ne di mol­te car­ce­ri ita­lia­ne ci ricor­da­no che la pri­va­zio­ne del­la liber­tà e la nega­zio­ne del­la digni­tà non sono real­tà lontane.

Stop the game: 20.000 firme per dire no a Italia-Israele

Se nono­stan­te le richie­ste del­la poli­ti­ca, del­la cit­ta­di­nan­za, dell’AIAC (Asso­cia­zio­ne Ita­lia­na Alle­na­to­ri Cal­cio) la par­ti­ta si gio­che­rà lo stes­so, il 14 otto­bre sare­mo in piaz­za a Udi­ne alla mani­fe­sta­zio­ne di pro­te­sta, orga­niz­za­ta dal Comi­ta­to per la Pale­sti­na di Udi­ne, del­la Comu­ni­tà Pale­sti­ne­se del Friu­li e del Vene­to, da Salaam Ragaz­zi dell’Olivo e da Cal­cio e Rivo­lu­zio­ne, a cui han­no già ade­ri­to più di 200 asso­cia­zio­ni per dire anco­ra una vol­ta no sport-washing e stop al genocidio.

10.000 firme per la petizione di Possibile contro Italia-Israele. Stop the game!

l geno­ci­dio va fer­ma­to, i gover­ni devo­no inter­rom­pe­re i rap­por­ti con Israe­le e soprat­tut­to smet­te­re di ven­de­re armi a uno sta­to che sta com­pien­do un geno­ci­dio sot­to gli occhi del mon­do. Fin­ché Israe­le non affron­te­rà nes­su­na con­se­guen­za, nem­me­no sui cam­pi di gio­co inter­na­zio­na­li, tan­ti, trop­pi con­ti­nue­ran­no a sen­tir­si giu­sti­fi­ca­ti nel vol­tar­si dall’altra par­te. Ecco per­ché vi chie­dia­mo di con­ti­nua­re a fir­ma­re e con­di­vi­de­re la peti­zio­ne, per far sen­ti­re la nostra voce e il nostro dis­sen­so. Stop the game.