Basta tagli: al presidio AVS contro i tagli agli enti locali

Oggi in piazza a Roma insieme a tanti amministratori e amministratrici da tutta Italia per partecipare al presidio organizzato da Alleanza Verdi e Sinistra che denuncia i tagli agli enti locali fatti dal governo Meloni.

Oggi in piaz­za a Roma insie­me a tan­ti ammi­ni­stra­to­ri e ammi­ni­stra­tri­ci da tut­ta Ita­lia per par­te­ci­pa­re al pre­si­dio orga­niz­za­to da Allean­za Ver­di e Sini­stra che denun­cia i tagli agli enti loca­li fat­ti dal gover­no Meloni.

139,5 milio­ni su 140 taglia­ti al fon­do per la mes­sa in sicu­rez­za di scuo­le, stra­de ed edi­fi­ci pubblici.

100 milio­ni su 200 taglia­ti ai fon­di con­tro il dis­se­sto idrogeologico.

400 milio­ni su 400 di taglio ai fon­di per gli inter­ven­ti di svi­lup­po sostenibile.

29,9 milio­ni su 30 taglia­ti a ope­re per la mes­sa in sicu­rez­za di edi­fi­ci e strut­tu­re pubbliche.

Sol­di, tan­tis­si­mi sol­di, tol­ti all’edilizia sco­la­sti­ca, agli edi­fi­ci pub­bli­ci, al con­tra­sto al dis­se­sto idro­geo­lo­gi­co, all’edilizia pubblica.

Tagli che signi­fi­ca­no la can­cel­la­zio­ne o ridu­zio­ne di ser­vi­zi essen­zia­li, di poli­ti­che per la casa, di inter­ven­ti sul­l’ef­fi­cien­ta­men­to ener­ge­ti­co, del­la mes­sa in sicu­rez­za di infra­strut­tu­re e ter­ri­to­rio. In un pae­se in cui milio­ni per­so­ne vivo­no in aree a rischio idro­geo­lo­gi­co, in cui l’emergenza abi­ta­ti­va dovreb­be esse­re in cima alle prio­ri­tà di qua­lun­que gover­no. Tagli che inve­sto­no fon­di in gran par­te desti­na­ti al Mez­zo­gior­no e alle Aree interne.

In un pae­se in cui l’a­sten­sio­ni­smo alle urne è un dato allar­man­te, il gover­no deci­de tagli che van­no a depo­ten­zia­re le ammi­ni­stra­zio­ni comu­na­li, le isti­tu­zio­ni più vici­ne ai cit­ta­di­ni e alle cit­ta­di­ne, quel­le che dovreb­be­ro poter garan­ti­re ser­vi­zi essen­zia­li nel­la vita quo­ti­dia­na del­le per­so­ne, che dovreb­be­ro esse­re la fon­da­zio­ne del rap­por­to tra cit­ta­di­nan­za e chi in sua rap­pre­sen­tan­za ammi­ni­stra la cosa pub­bli­ca. Se i Comu­ni non han­no i mez­zi per ero­ga­re que­sti ser­vi­zi, si incri­na ulte­rior­men­te la fidu­cia tra cit­ta­di­nan­za e isti­tu­zio­ni, si infie­ri­sce su chi è più fra­gi­le, aumen­tan­do ulte­rior­men­te le disu­gua­glian­ze, si mina la tenu­ta del­le cit­tà e dei ter­ri­to­ri di fron­te alla cri­si eco­no­mi­ca, socia­le, climatica.

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