Nella giornata di ieri, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha rivolto un appello alla partecipazione al voto. Un invito che ogni rappresentante delle istituzioni ha il dovere di fare, ma che rischia di apparire contraddittorio se non accompagnato dalle misure necessarie a rendere realmente possibile l’esercizio del diritto di voto per tutte e tutti.
Ancora ad oggi, infatti, il Governo non ha introdotto una norma che consenta ai fuorisede di votare senza dover affrontare costi e disagi significativi. Sono migliaia di persone che, pur volendo partecipare, vengono di fatto ostacolate da un sistema che non tiene conto dei problemi. Studentesse e studenti, lavoratrici e lavoratori che vivono lontano dal proprio comune. Parliamo anche di persone temporaneamente domiciliate fuori sede per motivi di cura.
Il diritto di voto deve essere garantito pienamente, senza discriminazioni territoriali o economiche. È necessario introdurre subito una legge sul voto dei fuorisede: una misura di civiltà, di democrazia e di rispetto verso chi studia, lavora e contribuisce al Paese.
Chiediamo che il Governo abbandoni rinvii e ambiguità e si assuma la responsabilità di rendere l’Italia una democrazia più accessibile e inclusiva. Invitare al voto è importante; permettere davvero a tutte e tutti di votare lo è ancora di più.









