Fuori e dentro gli stadi: cosa ci racconta quanto avvenuto a Milano l’altra notte

Abbia­mo un pro­ble­ma più pro­fon­do e stra­ti­fi­ca­to: grup­pi orga­niz­za­ti neo­fa­sci­sti e neo­na­zi­sti den­tro e fuo­ri dagli sta­di; atteg­gia­men­ti, azio­ni, cori, stri­scio­ni raz­zi­sti den­tro e fuo­ri dagli sta­di; isti­tu­zio­ni immo­bi­li — quan­do non por­ta­te alla stret­ta di mano – den­tro e fuo­ri dagli sta­di. E abbia­mo un pro­ble­ma con la vio­len­za, con pra­ti­che vio­len­te e da guer­ri­glia scam­bia­te per sport, con la libe­ra­liz­za­zio­ne del­le armi da fuo­co, con isti­tu­zio­ni che par­la­no del­la dife­sa vio­len­ta come di un modello.