Con passione, cordialmente: perché non possiamo continuare a penalizzare i professionisti della cultura

Ma dav­ve­ro per pub­bli­ciz­za­re un’i­ni­zia­ti­va bel­la e impor­tan­te come quel­la che il FAI orga­niz­za da decen­ni è neces­sa­rio abbas­sar­si a crea­re con­trap­po­si­zio­ni inu­ti­li e dan­no­se, anzi, inu­ti­li in quan­to dan­no­se? Ma dav­ve­ro è neces­sa­rio met­te­re l’uno con­tro l’altro i volon­ta­ri e i pro­fes­sio­ni­sti dei beni cul­tu­ra­li, a disca­pi­to del ruo­lo di entram­bi (ma ovvia­men­te soprat­tut­to di quel­lo dei lavo­ra­to­ri, che han­no, in que­sto caso, di più da perdere)?