Cosa ho visto tra i migranti ragazzini bloccati a Belgrado
«E’ una situazione mai vista prima». Comincia così il racconto di Lissett, dirigente dell’associazione “Refugees Aid Serbia”. La presenza di profughi bloccati in Serbia non è nuova: questa estate, con la chiusura delle frontiere europee, sono state gettate le basi della crisi umanitaria che, in queste ore, colpisce i profughi presenti a Belgrado. L’unica differenza è il cambio di stagione, che costringe al gelo tra le 700 e le 1200 persone, in capannoni abbandonati nei pressi della stazione di Belgrado, gli stessi dove già questa estate trovavano protezione alcuni di loro.