Motore endotermico: la messa al bando è necessaria 

Mar­te­dì 14 Feb­bra­io il Par­la­men­to Euro­peo ha appro­va­to in via defi­ni­ti­va il divie­to di ven­de­re auto­mo­bi­li nuo­ve con moto­re a com­bu­stio­ne inter­na (quin­di die­sel, ben­zi­na, meta­no e simi­li) a par­ti­re dal 1° Gen­na­io 2035. Ma il voto da par­te del Con­si­glio dell’Unione euro­pea, pre­vi­sto per il 7 Mar­zo, è sta­to rin­via­to a data da desti­nar­si per­ché i mini­stri di Ita­lia, Ger­ma­nia, Polo­nia e Bul­ga­ria han­no annun­cia­to posi­zio­ni con­tra­rie, di fat­to affos­san­do la pro­po­sta. Que­sto rin­vio è sta­to accol­to come una vit­to­ria dal gover­no ita­lia­no e da una par­te di quel­lo tede­sco. Ma la tran­si­zio­ne dovreb­be esse­re gui­da­ta, non negata.