Chi è Viktor Orbán e perché piace così tanto a Matteo Salvini

Nazio­na­li­smo, cen­tra­li­tà del­la fami­glia, esal­ta­zio­ne del­la tra­di­zio­ne (anche reli­gio­sa) in chia­ve con­ser­va­tri­ce, dife­sa dei con­fi­ni sono sta­te le paro­le d’or­di­ne che han­no con­so­li­da­to l’as­se con la Rus­sia di Vla­di­mir Putin e col suo pro­get­to di crea­re una nuo­va cor­ti­na di fer­ro che divi­da l’Europa