Pri­ma chia­ma­ta a rac­col­ta di dispo­ni­bi­li­tà per il pro­get­to di cui ave­va­mo par­la­to in cam­pa­gna elet­to­ra­le.

Il nume­ro (ver­de) è quel­lo che cono­sce­te: 3477676501. 

Scri­ve­te su wha­tsapp per segna­la­re la vostra dispo­ni­bi­li­tà, per indi­ca­re solu­zio­ni o pro­po­ste, per denun­cia­re ritar­di o situa­zio­ni cri­ti­che.

Ci muo­ve­re­mo nell’ambito del Pos­si­bi­le per offri­re a nostra vol­ta solu­zio­ni poli­ti­che e ammi­ni­stra­ti­ve, per dare visi­bi­li­tà a pro­get­ti avan­za­ti e con­vin­cen­ti, per crea­re comu­ni­tà intor­no alla que­stio­ne poli­ti­ca più rile­van­te per la nostra gene­ra­zio­ne.

Par­tia­mo da qui. Per sal­va­re il pia­ne­ta (solo?).

Giuseppe Civati

Comunità per superare la povertà energetica

Cri­si ener­ge­ti­ca e cri­si cli­ma­ti­ca si riflet­to­no sul­lo spet­tro del­la disu­gua­glian­za in Ita­lia. La pover­tà ener­ge­ti­ca impli­ca la dif­fi­col­tà di acqui­sta­re un panie­re mini­mo di beni e ser­vi­zi ener­ge­ti­ci o, in altre paro­le, un acces­so ai ser­vi­zi ener­ge­ti­ci che impli­ca una distra­zio­ne di risor­se, in ter­mi­ni di spe­sa o di red­di­to, supe­rio­re a un “valo­re nor­ma­le” (PNEC 2019). 
 
Secon­do ENEA, nel 2021 le fami­glie che ver­sa­no in con­di­zio­ni di pover­tà ener­ge­ti­ca sono 2,3 milio­ni, l’8.8% del totale.

Cosa fare?

La rispo­sta non può che esse­re di soli­da­rie­tà, di condivisione.
 
Final­men­te è pos­si­bi­le costi­tui­re nel nostro pae­se le Comu­ni­tà Ener­ge­ti­che Rin­no­va­bi­li e di pra­ti­ca­re l’Autoconsumo col­let­ti­vo: le isti­tu­zio­ni potreb­be­ro favo­ri­re que­sti per­cor­si pro­po­nen­do­si come dri­ver del­la decen­tra­liz­za­zio­ne ener­ge­ti­ca a par­ti­re dal­la mes­sa a dispo­si­zio­ne dei tet­ti degli edi­fi­ci pub­bli­ci per instal­la­zio­ni di impian­ti FER in regi­me di comu­ni­tà ener­ge­ti­ca, in modo da sod­di­sfa­re sia il fab­bi­so­gno dell’ente pub­bli­co, sia quel­lo del­le abi­ta­zio­ni di pros­si­mi­tà, favo­ren­do dap­pri­ma l’accesso alla fami­glie in dif­fi­col­tà economica. 
 
Affran­car­si il più pos­si­bi­le dal­le fon­ti fos­si­li non può esse­re una pre­ro­ga­ti­va dei più abbien­ti: si può supe­ra­re la cri­si cli­ma­ti­ca (e quel­la ener­ge­ti­ca, che è espres­sa deri­va­zio­ne essen­do l’intersezione del­le dina­mi­che del pote­re fos­si­le) tenen­do tut­ti insieme.