Tutto quello che dovreste (ma non avreste voluto) sapere sulla legge elettorale

Esempio: se Bonino e Pisapia, allenandosi con il Pd, non dovessero raggiungere il 3% girerebbero i loro voti a Pd e Alfano, sempre che lo stesso Alfano ce la faccia

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Il pre­mio di mag­gio­ran­za non c’è più. Il voto “uti­le”, sem­pre discu­ti­bi­le, è solo col­le­gio per col­le­gio nei col­le­gi uni­no­mi­na­li, pari a un ter­zo del tota­le. Il resto è pro­por­zio­na­le. Sen­za voti uti­li.

Chi si allea con il Pd e agli altri gran­di par­ti­ti deve fare il 3% per esse­re uti­le a se stes­so, per­ché se fa l’1% è uti­le solo al Pd, al qua­le que­sti voti ven­go­no dirot­ta­ti. Nel sen­so che chi non rag­giun­ge la soglia cede i pro­pri seg­gi agli allea­ti che ce la fan­no. In sostan­za: se Boni­no e Pisa­pia, alle­nan­do­si con il Pd, non doves­se­ro rag­giun­ge­re il 3% gire­reb­be­ro i loro voti a Pd e Alfa­no, sem­pre che lo stes­so Alfa­no ce la faccia.

Il siste­ma è bloc­ca­to, per cui chi vota all’uninominale (in col­le­gi gran­di il dop­pio quel­li del Mat­ta­rel­lum) in real­tà vota con­te­stual­men­te per le liste pro­por­zio­na­li a esso col­le­ga­te (in col­le­gi gran­di più di due vol­te quel­li uni­no­mi­na­li). Quin­di non è un vero e pro­prio col­le­gio uni­no­mi­na­le, ma, nel­la sostan­za, somi­glia più a una lista bloc­ca­ta (maga­ri com­po­sta da mol­ti listini).

Sce­glien­do solo un can­di­da­to all’uninominale il voto vie­ne tra­sfe­ri­to alle liste ad esso col­le­ga­te, per una per­cen­tua­le deter­mi­na­ta dai voti espres­si alle liste, come l’8 per mil­le ine­spres­so vie­ne redi­stri­bui­to sul­la base del­le per­cen­tua­li di chi inve­ce lo ha espres­so (in sostan­za se su 10 elet­to­ri, 5 vota­no solo il can­di­da­to di cen­tro­de­stra all’uninominale e gli altri 5 espri­mo­no anche il voto alla lista, 2 per For­za Ita­lia, 2 per Lega e 1 per Fra­tel­li d’Italia, i voti di cia­scun elet­to­re tra i 5 che han­no vota­to per il solo mag­gio­ri­ta­rio sono attri­bui­ti per il 40% a For­za Ita­lia, per il 40% alla Lega e per il 20% a Fra­tel­li d’Italia).[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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