QUADERNI

Avre­mo un altro muro all’in­ter­no del­l’U­nio­ne Euro­pea. Un muro che farà con­ten­to Mat­teo Sal­vi­ni, che non capi­sce che Ita­lia e Gre­cia sono col­lo­ca­te dal­la par­te sba­glia­ta del muro, quel­la dove sono scop­pia­te o scop­pie­ran­no cri­si umanitarie. 
Se è vero che non si pos­so­no chie­de­re nuo­ve con­ces­sio­ni, resta comun­que la pos­si­bi­li­tà per le azien­de tito­la­ri del­la con­ces­sio­ne di apri­re tut­ti gli impian­ti pre­vi­sti dal pia­no di svi­lup­po di gia­ci­men­to e sue modi­fi­ca­zio­ni (l’interpretazione tro­va con­fer­ma nel pare­re del Con­si­glio di sta­to al Gover­no nel 2011). 
Quel che suc­ce­de a Ido­me­ni è spa­ven­to­so, ed è moti­vo di ver­go­gna per ogni euro­peo. Da quan­do, a feb­bra­io, alcu­ni Sta­ti euro­pei han­no deci­so di “chiu­de­re la rot­ta bal­ca­ni­ca”, issan­do muri e rein­tro­du­cen­do seve­ri con­trol­li alle fron­tie­re, a Ido­me­ni si sono river­sa­te ed accu­mu­la­te le spe­ran­ze di oltre 11’000 per­so­ne — tra cui mol­tis­si­mi bam­bi­ni e don­ne — in fuga da guer­re e dispe­ra­zio­ne ver­so il Nord Europa. 
Che cosa si sta facen­do in Euro­pa con­tro l’e­lu­sio­ne e l’e­va­sio­ne fisca­le? Lo abbia­mo chie­sto a Elly Schlein, euro­de­pu­ta­ta di Pos­si­bi­le (il movi­men­to fon­da­to da Pip­po Civa­ti), ex Pd, nata in Sviz­ze­ra e da sem­pre atten­ta al mon­do dell’evasione. 
Un arti­co­lo di Repub­bli­ca oggi ripor­ta di un emen­da­men­to ad hoc alla Leg­ge di sta­bi­li­tà e che avreb­be ‘rispar­mia­to’ all’a­mi­co Denis Ver­di­ni una con­te­sta­zio­ne del­l’A­gen­zia del­le Entra­te per un tota­le di 5 milio­ni di euro. 
42 del­le 88 piat­ta­for­me loca­liz­za­te entro la fascia del­le 12 miglia non sono mai sta­te sot­to­po­ste a Valu­ta­zio­ne di impat­to ambien­ta­le (VIA) per­ché costrui­te pri­ma del 1986, anno in cui fu intro­dot­ta la VIA. 
Mat­ta­rel­la, undi­ci anni fa: «oggi, voi del gover­no e del­la mag­gio­ran­za sta­te facen­do la “vostra” Costi­tu­zio­ne. L’avete pre­pa­ra­ta e la vole­te appro­va­re voi, da soli, pen­san­do sol­tan­to alle vostre esi­gen­ze, alle vostre opi­nio­ni e ai rap­por­ti inter­ni alla vostra maggioranza». 
Un var­co che sia il risul­ta­to di quell’impegno, di quel­la con­sa­pe­vo­lez­za e, soprat­tut­to, di quel­la par­te­ci­pa­zio­ne che sem­bra­no inti­mo­ri­re l’odierno appa­ra­to poli­ti­co. Un var­co che per­met­ta di scor­ge­re i fat­ti e di edi­fi­car­vi sopra una coscien­za critica. 
Per noi, che cre­dia­mo nel­l’u­gua­glian­za e nei dirit­ti per tut­ti, resta comun­que fon­da­men­ta­le pro­se­gui­re man­te­nen­do la bus­so­la orien­ta­ta sul­le real issues, per­ché solo così, pri­ma o poi, ugua­glian­za e dirit­ti tor­ne­ran­no a esse­re popolari.