QUADERNI

Ci voglia­mo allea­re con la socie­tà, con le sue com­pe­ten­ze, con il suo impe­gno, con il sen­so di futu­ro di chi ha a cuo­re gli ita­lia­ni di oggi e soprat­tut­to quel­li di doma­ni. Voglia­mo allear­ci con voi, con te. Dare la pos­si­bi­li­tà di par­te­ci­pa­re a una pro­fon­da tra­sfor­ma­zio­ne, pie­na di alter­na­ti­va e di opportunità. 
Dato che l’e­mer­gen­za non è fini­ta, con­ti­nue­re­mo a soste­ne­re cam­pa­gne di aiu­to diret­to dei civi­li. Vi invi­tia­mo a par­te­ci­pa­re diret­ta­men­te anche alla scel­ta, sug­ge­ren­do­ci pro­get­ti che abbia­no que­ste carat­te­ri­sti­che con la mag­gior quan­ti­tà di det­ta­gli pos­si­bi­li (rispet­to agli ope­ra­to­ri, ai bene­fi­cia­ri, ai con­tat­ti da tene­re e sviluppare). 
Il siste­ma dei tra­spor­ti ita­lia­no è domi­na­to dal tra­spor­to su stra­da sia per i pas­seg­ge­ri che per le mer­ci. Oltre il 60% degli spo­sta­men­ti del­le mer­ci viag­gia su TIR ed oltre il 60% di per­so­ne che si muo­ve ogni gior­no lo fa con la pro­pria auto. Que­sto deter­mi­na emis­sio­ni inqui­nan­ti nell’aria, il 26% di emis­sio­ni di gas ser­ra, 3419 mor­ti sul­le stra­de e 246.000 feri­ti nel 2015, con la per­di­ta di salu­te e benes­se­re. Con 61 auto ogni 100 abi­tan­ti le nostre mera­vi­glio­se cit­tà sono un gara­ge a cie­lo aper­to e la con­ge­stio­ne ral­len­ta gli spostamenti. 
La scuo­la pub­bli­ca ha pro­ble­mi strut­tu­ra­li, che van­no risol­ti, per­ché è la scuo­la pub­bli­ca il pri­mo moto­re del­l’u­gua­glian­za. Non li ha risol­ti la “buo­na scuo­la”, non li han­no risol­ti le rifor­me degli ulti­mi anni. 
Il 31 luglio scor­so il Com­mis­sa­rio straor­di­na­rio del Gover­no per il coor­di­na­men­to del­le ini­zia­ti­ve anti­rac­ket e anti­u­su­ra, San­ti Giuf­frè, è anda­to in pen­sio­ne. Se ne sono accor­ti in pochi per­ché il Gover­no era trop­po impe­gna­to nel­la bat­ta­glia refe­ren­da­ria e un po’ per­ché l’an­ti­ma­fia di que­sti tem­pi sem­bra esse­re sci­vo­la­ta nel­le retro­vie del­le prio­ri­tà del gover­no e dei partiti. 
In rispo­sta alle ter­ri­bi­li noti­zie che, nel­le ulti­me ore anco­ra di più, arri­va­no da Alep­po, chie­dia­mo alle isti­tu­zio­ni e ci impe­gnia­mo diret­ta­men­te per costrui­re vie di usci­ta sicu­re per i civili. 
Vie­ne paven­ta­ta l’i­po­te­si di anda­re al voto pri­ma del refe­ren­dum sul Jobs act, ma non ci si può sot­trar­re al con­fron­to sul lavo­ro: non si può sot­trar­re Ren­zi e non si può sot­trar­re chi dice di voler riu­ni­re la sinistra. 
La pro­po­sta di Syn­dial, non osteg­gia­ta dal­la Regio­ne Cala­bria, per quel che ci è dato cono­sce­re, non rispon­de esat­ta­men­te a un recu­pe­ro defi­ni­ti­vo del ter­ri­to­rio né sot­to il pro­fi­lo ambien­ta­le, né sot­to il pro­fi­lo del­lo svi­lup­po futu­ro non solo dell’area ex indu­stria­le, ma di tut­ta la città. 
Non dovreb­be esse­re ammes­so altro indu­gio nel­l’in­ter­ve­ni­re con una qual­si­vo­glia for­ma di red­di­to mini­mo garan­ti­to. Gen­ti­lo­ni assi­cu­ra che il suo gover­no pro­ce­de­rà in con­ti­nui­tà con il pre­ce­den­te ese­cu­ti­vo. E ciò non depo­ne cer­ta­men­te a suo favore. 
Non abbia­mo ascol­ta­to una sola paro­la di ripen­sa­men­to da par­te del pre­mier Gen­ti­lo­ni sul­le poli­ti­che por­ta­te avan­ti dal Gover­no Ren­zi né un’analisi seria e dove­ro­sa sul voto refe­ren­da­rio. Solo elo­gi men­tre i nume­ri e la real­tà ci par­la­no di un’altra nar­ra­zio­ne, di un altro Pae­se in cri­si pro­fon­da. Basta que­sto a far­ci vota­re con­vin­ta­men­te no alla fiducia. 
La nostra sarà un’op­po­si­zio­ne intran­si­gen­te, di meri­to, incal­zan­te e ruvi­da per denun­cia­re tut­te le con­trad­di­zio­ni del gover­no del Gat­to­par­do, ma non sbra­ca­ta e popu­li­sta. Un’op­po­si­zio­ne duris­si­ma ma lea­le alle isti­tu­zio­ni e repubblicana. 
Dal­la decon­tri­bu­zio­ne si pas­sa ai bonus occu­pa­zio­na­li. La logi­ca sot­te­sa è però sem­pre quel­la: un bonus che incen­ti­va prov­vi­so­ria­men­te l’assunzione dei gio­va­ni sen­za una vera pro­spet­ti­va di lun­go perio­do. Una misu­ra “tam­po­ne”.