Gennaio 2017

Il piccolo (si fa per dire) cortocircuito tra giustizia e politica, che rivela il grande bluff renziano

Ricor­da­te la nor­ma ad per­so­nam impo­sta dal gover­no per man­da­re in pen­sio­ne più tar­di solo gli alti ver­ti­ci del­la Cas­sa­zio­ne che anche noi di Pos­si­bi­le abbia­mo osteg­gia­to in Com­mis­sio­ne Giu­sti­zia e in Aula nei mesi scor­si? Il pri­mo pre­si­den­te del­la Supre­ma Cor­te Can­zio (uno dei bene­fi­cia­ti dal­la pro­ro­ga) oggi, in occa­sio­ne del­l’i­nau­gu­ra­zio­ne del­l’An­no Giu­di­zia­rio, ha …

Il pic­co­lo (si fa per dire) cor­to­cir­cui­to tra giu­sti­zia e poli­ti­ca, che rive­la il gran­de bluff ren­zia­no Leg­gi altro »

Siamo ancora responsabili

Rie­sce mol­to dif­fi­ci­le, oggi, pen­sa­re al geno­ci­dio del popo­lo ebrai­co con lo stes­so distac­co di qual­che decen­nio fa. Sem­pre più lon­ta­no rie­cheg­gia l’eco del coro una­ni­me che sen­ten­ziò l’imperativo cate­go­ri­co di chiu­de­re l’epoca del­le distru­zio­ni di mas­sa. La volon­tà di chiu­de­re il “Seco­lo Bre­ve” nascon­de­va in sé una peri­co­lo­sa fret­ta, che non ha por­ta­to buo­ni frut­ti. Dagli ulti­mi spi­ra­gli infat­ti, altre atro­ci­tà a sfon­do raz­zia­le o reli­gio­so han­no var­ca­to la soglia. Ed anco­ra la misu­ra non è colma.

Oggi a Venezia per Pateh Sabally

Oggi pome­rig­gio sarò a Vene­zia per par­te­ci­pa­re alla mani­fe­sta­zio­ne in ricor­do di Pateh Sa-bal­ly, il ragaz­zo del Gam­bia mor­to anne­ga­to nel Canal Gran­de il 22 gen­na­io scor­so. Una sto­ria ter­ri­bi­le sul­la qua­le qual­sia­si com­men­to potreb­be appa­ri­re reto­ri­co o stru­men­ta­le. Mi limi­te­rò a mani­fe­sta­re in silen­zio l’indignazione per que­sta mor­te assur­da, per la mor­te dei dirit­ti e anche del sen­so di uma­ni­tà di quan­ti han­no guar­da­to sen­za inter­ve­ni­re, insul­tan­do un ragaz­zo di appe­na 22 anni che non ha tro­va­to una casa nem­me­no nel­la civi­lis­si­ma Europa.

Istruzioni per l’uso (altrimenti dette: bugiardino)

Se non vole­te più pre­ca­rie­tà, come è capi­ta­to con i vou­cher e con Polet­ti. Se non vole­te aumen­ta­re le disu­gua­glian­ze nel fisco, ridu­cen­do tas­se per chi sta meglio, con i bonus che pre­scin­do­no dal red­di­to com­ples­si­vo e dal patri­mo­nio. Se vole­te pro­gres­si­vi­tà, un’im­po­sta di suc­ces­sio­ne simi­le a quel­la di altri pae­si euro­pei per le grandi …

Istru­zio­ni per l’uso (altri­men­ti det­te: bugiar­di­no) Leg­gi altro »

Trasporto su ferro: tutte le assurdità di un sistema che non funziona #primadeldiluvio

Per la nostra ras­se­gna #Pri­ma­Del­Di­lu­vio, quel­lo vero, imma­gi­na­ta per costrui­re una pro­po­sta di gover­no in gra­do di con­ci­lia­re svi­lup­po eco­no­mi­co e soste­ni­bi­li­tà ambien­ta­le, ospi­tia­mo oggi il con­tri­bu­to di Edoar­do Zan­chi­ni, vice­pre­si­den­te nazio­na­le di Legam­bien­te.    L’im­prov­vi­sa atten­zio­ne dei media per l’aumen­to dei prez­zi degli abbo­na­men­ti per i pen­do­la­ri del­l’al­ta velo­ci­tà‎, con­clu­sa­si con la rapi­da mar­cia indietro …

Tra­spor­to su fer­ro: tut­te le assur­di­tà di un siste­ma che non fun­zio­na #pri­ma­del­di­lu­vio Leg­gi altro »

“Operazione Provvidenza”: la ‘ndrangheta dalla Calabria alla Lombardia (e agli Stati Uniti)

Un prov­ve­di­men­to di fer­mo nel­l’am­bi­to del­la “Ope­ra­zio­ne Prov­vi­den­za”, ese­gui­to que­sta mat­ti­na, ha col­pi­to 33 sog­get­ti, «affi­lia­ti alla cosca Piro­mal­li, inda­ga­ti per asso­cia­zio­ne mafio­sa, traf­fi­co di stu­pe­fa­cen­ti, inte­sta­zio­ne fit­ti­zia di beni, auto­ri­ci­clag­gio, ten­ta­to omi­ci­dio e altri rea­ti aggra­va­ti dal­le fina­li­tà mafiose».

Costruire muri è stupido

Innal­za­re muri non è sola­men­te una rispo­sta illu­so­ria (spes­so a pro­ble­ma­ti­che anch’es­se illu­so­rie), ma gene­ra dina­mi­che che sfug­go­no al con­trol­lo del­le auto­ri­tà sta­ta­li. Una rispo­sta che sem­bra tan­to musco­la­re, ma che rischia di esse­re tan­to cretina.

La teoria di Gilioli e la pratica di Possibile

C’e­ra una vol­ta su Rol­ling Sto­ne una diver­ten­te rubri­ca di stron­ca­tu­re tenu­ta da uno dei Gialappa’s, Gior­gio Ghe­rar­duc­ci, che non essen­do in real­tà dav­ve­ro esper­to di alcun­ché si inti­to­la­va, con autoi­ro­nia ammi­re­vo­le, “Dal­l’al­to di sto ca##o”. È un tito­lo che dovrem­mo dar­ci in tan­ti, che scri­via­mo sul web, come moni­to a noi stes­si, e che ulti­ma­men­te vie­ne spes­so in men­te leg­gen­do i fre­quen­ti post che Ales­san­dro Gilio­li dedi­ca alla sinistra.

Non è con le solite vecchie cose che si fanno cose nuove

Esul­ta­no per il loro fal­li­men­to. Dav­ve­ro. La leg­ge elet­to­ra­le costa­ta al PD le dimis­sio­ni di un capo­grup­po (Spe­ran­za), la “rimo­zio­ne” di alcu­ni suoi depu­ta­ti in Com­mis­sio­ne, i voti di fidu­cia e il pate­ti­co orgo­glio ulu­lan­te di tut­ti i ren­zia­ni è sta­ta boc­cia­ta ma loro sono feli­ci lo stes­so: “man­te­nu­to il nostro impian­to”, scri­ve­va ieri Debo­ra Ser­rac­chia­ni, in evi­den­te fase di scol­le­ga­men­to dal­la real­tà. E ora riven­do­no le mace­rie come tro­fei e si pre­pa­ra­no alla litur­gia del voto.