Novembre 2016

Il favoloso Senato del Partito Democratico: tutto e il contrario di tutto

Eli­mi­nia­mo il Sena­to, ma il Sena­to rima­ne. I Sena­to­ri non saran­no più elet­ti diret­ta­men­te dai cit­ta­di­ni, però saran­no elet­ti dai cit­ta­di­ni. A voi sem­bra­no del­le con­trad­di­zio­ni, ma non è così nel fan­ta­sti­co mon­do del Par­ti­to Demo­cra­ti­co, di Mat­teo Ren­zi, del sena­to­re Chi­ti e dell’onorevole Cuperlo.

Civati e Brignone: «da De Luca parole criminali, solidarietà a Rosy Bindi»

Espri­mia­mo la nostra tota­le e com­ple­ta soli­da­rie­tà a Rosy Bin­di, attac­ca­ta con paro­le ver­go­gno­se e inti­mi­da­to­rie dal Pre­si­den­te del­la Regio­ne Cam­pa­nia Vin­cen­zo De Luca. Le fra­si rivol­te alla pre­si­den­te del­la Com­mis­sio­ne Anti­ma­fia appar­ten­go­no al les­si­co del­la cri­mi­na­li­tà e non a quel­lo del­la poli­ti­ca e sono di una vio­len­za intol­le­ra­bi­le. Le isti­tu­zio­ni e i par­ti­ti tutti …

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Perché non si fa così

Qual­che sera fa, dopo cena, un tam tam ha per­cor­so i pro­fi­li face­book di mol­ti miei “ami­ci”. In tan­ti si era­no ritro­va­ti, a loro insa­pu­ta, “segua­ci” (o “fans” come si dice in ger­go) di una pagi­na deno­mi­na­ta “Per­ché SI”, che soste­ne­va pale­se­men­te le ragio­ni del Si al refe­ren­dum costi­tu­zio­na­le. Ora, se non sie­te par­ti­co­lar­men­te esperti …

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Premier fantastici (e dove trovarli)

Ora è al voto, con la fidu­cia, il cosid­det­to decre­to fisca­le, nel qua­le non vi è trac­cia del­la decon­tri­bu­zio­ne tota­le per il Sud annun­cia­ta da Ren­zi. Così come non ce n’è trac­cia nel­la leg­ge di Bilancio.

Abbiamo un vincitore: “Chi vota con chi” è l’argomento più scemo del referendum

Di tut­ti gli argo­men­ti cap­zio­si, discu­ti­bi­li e spes­so pale­se­men­te inven­ta­ti che han­no domi­na­to il dibat­ti­to di que­sta cam­pa­gna refe­ren­da­ria, svet­ta ful­gi­do nel­la sua tota­le inu­ti­li­tà quel­lo che reci­ta: “Chi vota no vota come i fasci­sti”. A conia­re que­sto impa­reg­gia­bi­le argo­men­to reto­ri­co è sta­ta non a caso la mini­stra Boschi, autri­ce e pala­di­na del­la pes­si­ma riforma …

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Sicurezza e stranieri: o c’entrano o non c’entrano

Miche­le Ainis, sti­ma­tis­si­mo costi­tu­zio­na­li­sta (lo sti­mo mol­to, dav­ve­ro, anche per­so­nal­men­te), ci offre su Repub­bli­ca di oggi una rifles­sio­ne riguar­dan­te la trian­go­la­zio­ne tra sta­to di dirit­to, immi­gra­zio­ne e sicu­rez­za. Il pun­to di par­ten­za è quel­lo che defi­ni­sce “un fiu­me in pie­na”, e cioè l’arrivo di cit­ta­di­ni stra­nie­ri che sareb­be decu­pli­ca­to negli ulti­mi 25 anni. Il dato ha un suo fon­da­men­to, ma apre a due enor­mi osservazioni.

Spianare la strada al populismo? #BastaUnSì

La cam­pa­gna per il refe­ren­dum costi­tu­zio­na­le si avvia ver­so le sue fasi fina­li, e come spes­so acca­de il vele­no sta nel­la coda. La comu­ni­ca­zio­ne mes­sa in cam­po negli ulti­mi gior­ni dal Pre­si­den­te Ren­zi ha assun­to, infat­ti, i toni del grot­te­sco. La con­ti­nua ambi­va­len­za del suo mes­sag­gio ha fat­to entra­re la sua tra­iet­to­ria in pie­no avvi­ta­men­to, e …

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