Agosto 2016

Dall’Africa a Como: la politica chiude le frontiere, i migranti aprono altre rotte

Liber­tà, l’ho vista dor­mi­re nei cam­pi col­ti­va­ti, a cie­lo e dena­ro, a cie­lo ed amo­re, pro­tet­ta da un filo spi­na­to. La depor­ta­zio­ne col­let­ti­va di 48 cit­ta­di­ni suda­ne­si, avve­nu­ta nel­le scor­se ore, non è sola­men­te un gra­ve atto di vio­la­zio­ne dei dirit­ti uma­ni: è soprat­tut­to il frut­to di una stra­te­gia ben pre­ci­sa che ha come fine ultimo …

Dall’Africa a Como: la poli­ti­ca chiu­de le fron­tie­re, i migran­ti apro­no altre rot­te Leg­gi altro »

L’emergenza e i tempi lunghi

Abbia­mo tut­ti desi­de­rio di esse­re di aiu­to e la valan­ga di gene­ro­si­tà che arri­va da ogni par­te di Ita­lia è l’u­ni­ca cosa con­for­tan­te in que­sto momen­to. Ma que­ste popo­la­zio­ni han­no biso­gno di rima­ne­re a lun­go nei cuo­ri e nel­le men­ti di tut­ti noi, quin­di seguia­mo tut­to con atten­zio­ne, atte­nia­mo­ci alle comu­ni­ca­zio­ni uffi­cia­li, lascia­mo l’e­mer­gen­za a chi ha la com­pe­ten­za e l’e­spe­rien­za per affron­tar­la e pren­dia­mo­ci in cari­co i tem­pi lun­ghi. Che sono sem­pre quel­li che fre­ga­no que­sto Paese.

Ventotene: l’isola che non c’è

Tre capi di sta­to (di cui uno a fine ciclo, uno in cadu­ta libe­ra e l’altro che ora­mai sta diven­tan­do la cari­ca­tu­ra di se stes­so) che discu­to­no di come rilan­cia­re il pro­get­to euro­peo sono esat­ta­men­te l’opposto di quel pro­get­to fede­ra­li­sta a cui sia­mo affezionati.

L’Italia deporta collettivamente in Egitto e Sudan?

Egit­to e Sudan sono pae­si in cui il rispet­to dei dirit­ti uma­ni non è garan­ti­to ed ognu­no dei depor­ta­ti ha dirit­to alla valu­ta­zio­ne indi­vi­dua­le del­la sua doman­da di asi­lo. Né può esse­re depor­ta­to sen­za esse­re obbli­ga­to­ria­men­te infor­ma­to cir­ca il dirit­to di pre­sen­ta­re doman­da di asilo