Marzo 2015

Che numeri, i numeri di Poletti

Il Mini­stro Polet­ti annun­cia l’au­men­to di 79000 uni­tà fra le nuo­ve atti­va­zio­ni con­trat­tua­li a tem­po inde­ter­mi­na­to nel perio­do Gen­­na­io-Feb­­bra­io 2015, a con­fron­to con il mede­si­mo perio­do del 2014. Va da sé che sono dati par­zia­li (il com­pu­to vie­ne fat­to per tri­me­stre e la pub­bli­ca­zio­ne uffi­cia­le del Mini­ste­ro Lavo­ro avver­rà solo a Giu­gno), tut­ta­via stia­mo parlando …

Che nume­ri, i nume­ri di Polet­ti Leg­gi altro »

La vera rivoluzione è il rispetto della Legge

Il Gior­no Lega­le (28 mar­zo, Roma tea­tro Qui­ri­no — Mila­no Spa­zio Melam­po, dal­le 10.00) chiu­de­rà una set­ti­ma­na che ha final­men­te con­se­gna­to al dibat­ti­to par­la­men­ta­re le modi­fi­che nor­ma­ti­ve in tema di pre­scri­zio­ne e le nuo­ve nor­me in mate­ria di rea­ti con­tro la pub­bli­ca ammi­ni­stra­zio­ne e di fal­so in bilan­cio (con­flui­te nel testo uni­fi­ca­to che por­ta il …

La vera rivo­lu­zio­ne è il rispet­to del­la Leg­ge Leg­gi altro »

Pastorino Possibile

Pos­si­bi­le si pre­fig­ge, sin dal­la sua fon­da­zio­ne, di met­te­re a dispo­si­zio­ne uno spa­zio di dia­lo­go, di col­la­bo­ra­zio­ne, tra­sver­sa­le alla socie­tà e alle appar­te­nen­ze inter­ne al cen­tro­si­ni­stra ita­lia­no. Riu­ni­sce, acco­mu­na­te da una cer­ta idea di Pae­se, per­so­ne iscrit­te ai par­ti­ti e altre non iscrit­te, e in par­ti­co­la­re ne rac­co­glie tra gli iscrit­ti al Par­ti­to Demo­cra­ti­co, tra quel­li che …

Pasto­ri­no Pos­si­bi­le Leg­gi altro »

Di cosa parliamo quando parliamo di reddito minimo garantito

La pro­po­sta di inse­ri­re una for­ma di sus­si­dio garan­tito per tut­ti i mag­gio­ren­ni in cer­ca di lavo­ro ha tro­va­to spa­zio, negli ulti­mi mesi, nel dibat­ti­to pub­bli­co: posi­zio­ni favo­re­vo­li e posi­zio­ni con­tra­rie si sono alter­na­te sui gior­na­li, men­tre resta il fat­to che l’I­ta­lia, insie­me alla Gre­cia e all’Un­ghe­ria, è tra i pochis­si­mi pae­si euro­pei a non prevedere …

Di cosa par­lia­mo quan­do par­lia­mo di red­di­to mini­mo garan­ti­to Leg­gi altro »

Scatta il Giorno Legale. Sabato 28 marzo a Roma

Mon­do di mez­zo, Mose, Expo, Aemi­lia e, noti­zia giun­ta giu­sto ieri, nien­te­me­no che il ritor­no del­l’o­dio­sa Cric­ca. Sono solo le ulti­me sigle di una tra­ge­dia sen­za fine: la cor­ru­zio­ne ita­lia­na. Un feno­me­no siste­mi­co, dif­fu­so, con­ta­gio­so, in cui si intrec­cia­no mafie e mal­co­stu­me, capa­ci­tà cri­mi­na­le e avi­di­tà, ille­ga­li­tà e spre­gio del­l’e­ti­ca pub­bli­ca. Un pez­zo di Paese …

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Venezia coerente e Felice

Dome­ni­ca 15 mar­zo dal­le ore 8 alle ore 20 i resi­den­ti nel Comu­ne di Vene­zia potran­no sce­glie­re il can­di­da­to a sin­da­co del­la coa­li­zio­ne di cen­tro­si­ni­stra, attra­ver­so le ele­zio­ni pri­ma­rie. Vene­zia Pos­si­bi­le sostie­ne la can­di­da­tu­ra di FELICE CASSON, per mol­ti moti­vi: lo abbia­mo sem­pre avu­to al fian­co, fin dal­le bat­ta­glie sto­ri­che, pas­san­do per la cam­pa­gna Civati …

Vene­zia coe­ren­te e Feli­ce Leg­gi altro »

La buona scusa

“Ma per trat­tar del ben ch’i’ vi trovai,/ dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scor­te”. Così Dan­te all’inizio del­la sua Come­dìa. Io, ovvia­men­te non ho l’ambizione d’essere lui, e quin­di farò il con­tra­rio, così che non mi si pos­sa accu­sa­re di pre­giu­di­zio nega­ti­vo, dicen­do pri­ma il bene e poi le altre cose. Nel dise­gno di …

La buo­na scu­sa Leg­gi altro »

Un altro programma economico e sociale #èpossibile

Leg­ge di sta­bi­li­tà, Jobs Act, Sal­va Ita­lia, dele­ga fisca­le. Si sus­se­guo­no i prov­ve­di­men­ti del gover­no in mate­ria eco­­no­­mi­­co-socia­­le e non si rie­sce a vede­re nes­sun cam­bio di dire­zio­ne rispet­to alle poli­ti­che dei pre­ce­den­ti gover­ni di cen­­tro-destra e di lar­ghe inte­se. In mol­ti casi piut­to­sto si tor­na indie­tro. O si rea­liz­za­no pro­po­ste su cui il centro-destra …

Un altro pro­gram­ma eco­no­mi­co e socia­le #èpos­si­bi­le Leg­gi altro »

Dialogo, istruzioni per l’uso

“Il lin­guag­gio è cam­bia­to, non si rie­sce più a comu­ni­ca­re come pri­ma, i talk show sono dia­lo­ghi tra sor­di, non si argo­men­ta il pro­prio pen­sie­ro, le paro­le per­do­no sen­so”. Que­sto lo sci­vo­lo del­la moder­ni­tà. E noi scen­dia­mo e scen­dia­mo ine­so­ra­bil­men­te ver­so il vuo­to. Il vuo­to del­la comu­ni­ca­zio­ne. Un vuo­to che si allar­ga e crea distan­ze incol­ma­bi­li, a più livelli.